Eta Kappa Nu si reca per la seconda volta in azienda! La meta è l’ “Area 42” (https://www.reply.com/it/labs/area-42) di Reply, nella sede di Torino, un laboratorio dove la ricerca verte intorno alla robotica e al metaverso.
Reply è di per sé una delle più importanti realtà informatiche del torinese, e sicuramente la possibilità di entrarci per scoprirla un po’ più da vicino ha stuzzicato l’interesse dei nostri associati.
In particolare, a parecchi di noi ha colpito l’attenzione riservata all’aspetto estetico e decorativo della sede, curata in ogni dettaglio: ogni piano è caratterizzato da una tematica diversa, e in ciascuno sono presenti aree relax che mettono a disposizione dei dipendenti macchinette per il caffè e altri intrattenimenti d’ogni tipo, dal classico biliardino al pianoforte.
A tal proposito, è emerso che il lavoro in un ambiente così attento alle necessità dei dipendenti è un fattore di stimolo e di ausilio per il lavoro: avere un luogo dove potersi riposare e schiarire le idee, anche confrontandosi con altri colleghi, è un fattore aggiunto non da poco.
L’area 42 presenta una peculiarità innovativa: i sotto-reparti in cui è suddivisa si trovano tutti all’interno di un medesimo salone open-space! Noi abbiamo avuto il piacere di interfacciarci con quattro di essi incentrati rispettivamente su robotica, metaverso, autonomous warehouse e industrial IoT.
Durante la visita abbiamo avuto modo di vedere quali progetti sono in fase di sviluppo al momento in ogni sotto-reparto mediante dimostrazioni in diretta del funzionamento dei soggetti interessati: il rinomato cane robotico della Boston Dynamics, un drone per facilitare la logistica di un magazzino e infine l’animazione di un digital human nel metaverso (il quale pensa che il Mu Nu Chapter sia fantastico!).
Un altro aspetto da considerare riguarda le tematiche affrontate nel corso della visita; esse infatti sono incentrate sui recenti sviluppi delle tecnologie inerenti il lavoro dell’area 42. Ciò valorizza ancor di più la visita, in quanto è stato possibile guardare con i propri occhi come si lavora con tecnologie molto recenti. Inoltre, è stato di insegnamento vedere come si lavora su prodotti reperiti da terzi su cui poi si implementano le funzionalità necessarie per il proprio progetto.
Un’ultima riflessione è quella relativa a ciò che abbiamo potuto imparare a livello personale: tutto ciò che studiamo ha moltissime applicazioni nel mondo esterno. In qualità di ingegneri abbiamo la possibilità (e la responsabilità) di contribuire in larga misura al miglioramento della qualità della vita individuale dei lavoratori e di migliorare la sicurezza del luogo di lavoro eliminando possibili rischi fisici e pericoli legati ad alcune tipologie di lavoro. Tutto ciò è possibile sfruttando, ad esempio, le tecnologie in fase di sviluppo nell’area 42 di Reply!
Filippo Castellarin